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AKITU (NEW YEAR’S DAY/CAPODANNO)

 

Abu Tbeirah Team

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INTRODUCTION

Every population has its own beliefs, festivals and myths and every religion and culture show the society in which they are recognize. Myths and beliefs founded the religion, the culture of a population. The word myth  comes from the Greek mythos and it means “narrative that is told”, in fact the myth tells what happened in the time of the origins, where the reality was set.

AKITU 

The Akitu was new year’s day celebrated in Babylon in the month of Nisan (March-April). Literally, its name means “the barley-cutting”, as in the Mesopotamian there were two festivals related to agriculture: one, in which  took place the sowing of barley, in the other the cutting.  In the month of Nisan in Babylon the festival of Akitu  is dedicated to Marduk. The festival lasted 12 days. On the fourth day the priest (sheshgallu) recited the myth Enuma Elish, where the main character is Marduk, the god of the city. The text starts  with the image of the chaotic waters, the couple apsu-tiamat,. From this chaos were born the first figures of pahtheon Mesopotamian as Anu, Enlil, Ea. The birth of these causes “noise” and the creation of the cosmos. Apsu and Tiamat tried to destroy the new gods. The myth ends with the killing of Apsu by Enki and Tiamat by ,his son, Marduk and  exaltation  of this through his 50 epithets.

The New Year’s celebrates the origin of the cosmos, of reality and agriculture it is an aspect of reality. In a society like the Babylonian , maybe,  it is one of the most important.

Important moment of Akitu are two: one, the procession carrying the statue of Marduk and his son Nabu (god of writing) from Esangila until Bit Akitu (outside the walls), crossing the Ishtar Gate; the other is the humiliation of the king, which, removed his insignia is slapped by the priest (so happens the purification). When the king begins to cry for pain, Marduk accepted the repentance of the king and return to him the insigne to defeat enemies.

 

 

” Bel (Marduk) will bless you with….forever

He will ruin you enemy and overthrow your adversary.

When he  has spoken this, the king will rediscover his normal dignity.”

The hight piest will bring out the scepter, the loop, the mace and the crown and will give them to the King.

He will strike the king’s cheek again. When he has struck his cheek,

if  his tears flow, Bel(Marduk) is well disposed,

if his tears do not flow, Bel (Marduk) is angry,

the enemy will rise and bring about his downfall”

(Linssen, 2004)

                                                              

The myth was refounded  and the reality guaranteed.

INTRODUZIONE:

Ogni popolo ha le proprie credenze, feste e miti ed ogni religione e cultura mostra la società in cui essa si riconosce. I miti e le credenze hanno fondato la religione, la cultura di un popolo. Il termine mito viene dal Greco mythos e significa “narrazione che si racconta”, infatti il mito narra quello che è avvenuta nel tempo delle origini, quando è stata fissata la realtà.

AKITU:

L’Akitu era il capodanno celebrato a Babilonia nel mese di Nisan ( Marzo-Aprile). Letteralmente, il suo nome significa “taglio dell’orzo”, in quanto in Mesopotamia c’erano due feste legate all’agricoltura: una, in cui avveniva la semina dell’orzo, nell’altra il taglio. Nel mese di Nisan a Babilonia la festa dell’Akitu era dedicata a Marduk. La festa durava 12 giorni. Il quarto giorno il sacerdote ( sheshgallu) recitava il mito dell’Enuma Elish, dove il principale protagonista è Marduk, il Dio della città. Il mito inizia con l’immagine delle acqua caotiche, la coppia Apsu-Tiamat. Da questo caos nascono le prime figure del pantheon mesopotamico come Anu, Enlil, Ea. La nascita di quest’ultimi causa “rumore” e la creazione del cosmo. Apsu e Tiamat tentano di annientare le nuove divinità. Il mito finisce con l’uccisione di Apsu da parte di Enki e Tiamat da parte di suo figlio Marduk e l’esaltazione di questo attraverso i suoi 50 epiteti.

Il Capodanno celebra l’origine del cosmo. della realtà e, l’agricoltura è un aspetto della realtà. In una società come quella di Babilonia forse è uno degli aspetti più importanti.

I momenti importanti dell’Akitu sono due: uno è quello della processione che porta le statue di Marduk e sua figlio Nabu (dio della scrittura) dall’Esangila l Bit akitu (fuiori le mura) attraverso la porta di Ishtar, l’altro è l’umiliazione del re, che, tolte le sue insegne, viene schiaffeggiato dal sacerdote (così ha inizio la purificazione). Quando il re inizia a piangere per il dolore, Marduk  ha accettato il suo pentimento e gli ritorna le insegne per sconfiggere i nemici.

“Bel( Marduk) ti benedirà…per sempre, 

distruggerà i tuoi nemici e abbatterà i tuoi avversari.

Quando il sacerdote avrà terminato, il Re riprenderà il suo atteggiamento ordinario.

il sacerdote riporterà fuori lo scettro, il cerchio, il bastone ricurvo, la tiara e li consegnerà al re.

Percuoterà la guancia del re,

se il Re farà scuotere le lacrime, sarà segno che Bel (Marduk) è ben disposto

se non ci saranno lacrime, sarà segno che Bel (Marduk) è adirato

il nemico si leverà e ne causerà la caduta”

(Castellino, 1987)

Il mito è stato rifondato e la realtà garantita.

 

 

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