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Nazik al-Mala’ika

 

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A FEMALE FIGURE IN IRAQI POETRY

Arab culture presents a fascinating art since ancient times with great populations, with its literature, music and poetry both ancient and modern. By the Iraqi people extraordinary figures emerge, as the poetess Nazik Al-Malaika

Nazik al-Mala’ika

Nazik al-Mala’ika was born in Baghdad in 1922 and she died in Cairo in 2007. She was between the first poets to enter the free verse in Arabic rigid system. Both parents were poets. She studied comparative Literature at both universities of Princeton and of Wisconsin. In 1961 she married Abdel-Hadi Mahbouba and with him founded the University of Basra. Her poems are not without a meter, she refers to 16 meters of the Arab tradition, then it is free verse and not loose verse. She published her first collection of poems  A’shiqat Al-Layl  ( the lover of the night)  in 1947. This poetess wrote many essays on the status of women in the Arab world.  She had Parkinson’s disease for many years but died of unspecified natural causes related to old age.

Here follow some parts of her anthem “song of love for the words”, where her love for literature and poetry as free inspiration emerge:

and poetry as free inspiration emerge:

“Why do we fear words?
Among them are words of smooth sweetness
whose letters have drawn the warmth of hope from two lips,
and others that, rejoicing in pleasure
have waded through momentary joy with two drunk eyes.
Words, poetry, tenderly
turned to caress our cheeks, sounds
that, asleep in their echo, lies a rich color, a rustling,
a secret ardor, a hidden longing.

and again:

Tomorrow we will build ourselves a dream-nest of words,
high, with ivy trailing from its letters.
We will nourish its buds with poetry
and water its flowers with words.
We will build a balcony for the timid rose
with pillars made of words,
and a cool hall flooded with deep shade,
guarded by words.”

 

 


UNA FIGURA FEMMINILE NELLA POESIA IRACHENA

La cultura araba presenta un’arte affascinante fin dai tempi antichi, con grandi popolazioni, con la sua letteratura, la musica e la poesia sia antica che moderna. Dal popolo iracheno emergono figure straordinarie come la poetessa Nazik Al-Malaika.

Nazik al-Mala’ika

Nazik al-Mala’ika nasce a Baghdad nel 1922 e muore al Cairo nel 2007. Fu tra i primi poeti ad introdurre il verso libero nel rigido sistema arabo. Entrambi i genitori erano poeti. Ha studiato letteratura comparata sia all’università di Princeton che nel Wisconsin. Nel 1961 sposò Abdel-Hadi Mahbouba e con lui fondò l’Università di Bassora. Le sue poesie non sono senza metro, lei fa riferimento a 16 metri della tradizione araba, dunque si tratta di verso libero e non verso sciolto. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie A’shiqat Al-Layl  (l’amante della notte) nel 1947. Questa poetessa  ha scritto molti saggi sulla condizione delle donne nel mondo arabo. Lei ebbe il morbo di Parkinson per molti anni, ma è morta per cause naturali non specifiche relative alla vecchiaia.

Qui seguono alcune parti del suo inno “canto d’amore per le parole”, in cui emerge il suo amore per la letteratura e la poesia come ispirazione libera:

“Perché abbiamo paura delle parole?

Tra di loro ne esistono di incredibile dolcezza

le cui lettere hanno estratto il tepore della speranza

da due labbra,

e altre che, esultando di gioia

si sono fatte strada tra la felicità momentanea

di due occhi inebriati.

Parole, poesia, teneramente

hanno accarezzato le nostre gote, suoni

che, assopiti nella loro eco, colorano, una frusciante,

segreta passione, un desiderio segreto.”

 

E ancora:

 

“Domani ci costruiremo un nido di sogno di parole

in alto, con l’edera che discende dalle sue lettere.

Nutriremo i suoi germogli con la poesia

e innaffieremo i suoi  fiori con le parole.

Costruiremo un terrazzo per la timida rosa

con colonne fatte di parole,

e una stanza fresca inondata di ombra,

protetta da parole.”

 

 

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